Era l’inizio di agosto (2015) e faceva molto, molto caldo: da settimane la temperatura era assestata sui massimi, sostenuta da un’umidità devastante.
Il primo scambio con Rosy e Stefano è avvenuto di sera, via sms: il giorno dopo erano in studio da me.
Di solito cerco lo straordinario in ogni persona che incontro: che sia un dettaglio, una smorfia, un aneddoto, una piccola storia. Sono curiosa, da un lato, credo sia importante relazionarmi cole persone facendo quattro chiacchiere prima di un servizio e soprattutto questo dettaglio straordinario mi serve per poter lavorare al meglio.
Quando Rosy è entrata, sono rimasta a bocca aperta: accaldata e solo leggermente affaticata, credevo mi stesse prendendo in giro, non era possibile che un donnino così minuto si portasse in giro una pancia così…
Invece era possibile, e lei era (ed è tutt’ora!) una meraviglia.
Ammetto di essermi divertita non poco durante tutto il servizio…


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